Mente Locale della Piana

Il Comitato che vi svela le verità nella Piana Fiorentina e oltre

I SERVI DEI LORO SERVI

Non bastavano le ciancie di Giannotti; ora arrivano anche quelle di De Girolamo, il quale, con garrula superficialità, annuncia al convegno per celebrare i 30 anni di Revet, che sull’inceneritore di case Passerini c’è già ”una serie di atti già compiuti che difficilmente potranno essere messi in discussione, e ragionevolmente non dovrebbero esserlo”. St’inceneritore s’ha da fare, ve lo volete mettere in testa ? Dannati cittadini di Sesto, che cosa credete, di scombinare quello che NOI abbiamo già deciso ? Chi cazzo vi credete di essere, il Marchese del Grillo ?
Gli elettori di Sesto credono esattamente quello.
In realtà, non c’è nulla di ideologico in quello che sta accadendo. Giannotti e De Girolamo dicono, semplicemente, cazzate. Gli atti in questione di cui si fanno forza sono semplici atti amministrativi; e a norma vigente in Italia, non c’è atto amministrativo che, nel caso che la Pubblica Amministrazione si sia accorta di avere fatto una bestialità, non possa essere impugnato con un atto amministrativo di secondo livello, che annulla e sostituisce il precedente. Si chiama procedimento in autotutela della Pubblica Amministrazione e lo regola la Legge 241/90. Quindi gli atti amministrativi dietro cui spera di ripararsi De Girolamo possono essere annullati eccome, e anzi forse dovrebbero essere annullati se c’è la ragionevole certezza che quegli atti vadano contro un bene costituzionalmente protetto e dunque di livello superiore come la salute pubblica. C’è la ragionevole certezza? Perché non provate a domandarlo ai medici della Piana?
Diremo di più; se quegli atti non sono annullati secondo il procedimento in sede di autotutela, e il danno alla salute pubblica c’è (e sfidiamo chiunque a sostenere che non c’è, poi vi diciamo come) si va nel penale. Come è successo appunto a Vado Ligure con l’impianto della Tirreno Power. Soddisfazione vedere la giunta regionale Burlando tutta indagata! Soddisfazione un cazzo; intanto, la procura sospetta siano morti ammazzati dalla centrale 440 cittadini. C’era bisogno di arrivare a questo?
Questo per dire che le decisioni prese non servono a nulla, in casi come questi; le rassicurazioni di Nardella non servono a nulla. Anche le emissioni della Tirreno Power erano, a vedere il sito della medesima, tutte nei termini di legge. Eppure i 440 sono morti lo stesso; sono morti a termini di legge. Sai che rassicurazioni. Quindi dire che le emissioni sono monitorate, che i sindaci vigileranno, sì, ‘ste puttanate, non rassicurano nessuno, e il danno alla salute pubblica c’è eccome, perché per le emissioni di diossine e furani (gli inquinanti peggiori) non c’è mitigazione che tenga, ma siccome si accumulano progressivamente nell’organismo, non c ‘è limite di legge che tenga. E la vecchia VIS dell’inceneritore lo diceva eccome. La diossina se ne frega della legge, e Nardella e soci del buon senso.
C’è poi un altro aspetto curioso. Gente come Giannotti è stipendiata da noi. E non rappresenta un ente pubblico, ma un’azienda di servizi. Lui sta lì ed è profumatamente pagato per fornire servizi, ma le politiche dei servizi pubblici le decide il pubblico, ossia in ultima analisi (come da prassi costituzionale, almeno di quella del 1948) i cittadini elettori. Giannotti è lì per servirci; invece ci vuole comandare e dirci quello che dobbiamo fare o non dobbiamo fare. Quello che se uno la facesse alla Fiat lo manderebbero al reparto confino, Giannotti se lo permette. Il messaggio da far passare è questo: cittadini di Sesto, datevi una calmata. Decidiamo noi per il vostro bene (più che altro per il nostro). Siete servi dei vostri servi; così è, se vi piace.
Magari a Sesto non piace. Magari questa volta vogliono decidere loro, e tutti gli atti amministrativi possono essere usati per un uso improprio. Se è così, ragazzi, tutti a votare domenica 19. Vediamo di dargli un bel calcio nel culo.

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Questa voce è stata pubblicata il 14 giugno 2016 da in Editoriale con tag , , , , , , , , .

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